10 consigli* di lettura per neomamme e haters di Roberto Saviano
La strada della maternità è lastricata di luoghi comuni. Uno dei miei preferiti è il minaccioso «quando diventerai mamma non avrai più tempo di fare nulla». Per quanto mi riguarda, da quando sono diventata mamma, cioè esattamente sei mesi, ho avuto il tempo di leggermi una quarantina di libri, una media che giusto ai gloriosi tempi del liceo. Qualche mamma mi ha sospettosamente chiesto, «dio mio, ma come hai fatto? Da quando sono mamma non respiro». La verità è che, se una cosa ti va di farla, la fai. Io ho letto soprattutto quando lui dormiva (e devo dire abbastanza spesso. No, non odiatemi) e anche mentre poppava (anche alle 3 di notte, l’orario migliore); inoltre, comprarsi un ebook reader aiuta. Leggere: quello che più mi piace fare in assoluto. Poi, i tempi postmoderni, i social network rubatempo, il lavoro, la gente stupida che legge libri e rimane stupida, mi avevano causato un grave blocco che evidentemente la maternità ha risolto. Comunque, ecco un bell’elenco di libri da leggere sulla maternità, per la maternità, che non c’entrano niente con la maternità o forse sì.
Tracy Hogg – Il linguaggio segreto dei neonati: un must have. La carissima Tracy è una puericultrice inglese, anche detta «la donna che sussurrava ai neonati». Nelle sue mani anche il bambino più lagnosetto si zittisce, diventa bravissimo, mangia, dorme, sfiletta il pesce e vince la finale a Masterchef junior. Nel suo libro ci insegna come stabilire una routine capace di rassicurare il bimbo (che poi nessuna mamma è mai riuscita effettivamente a stabilire), elenca le varie tipologie di neonati (angelico, vivace, scontroso, demonio, vittorio sgarbi) e i vari tipi di pianto (ho fame, ho sonno, ho caldo, mi girano i coglioni). Ha un tono che vi rassicurerà un sacco, secondo me dovevano soprannominarla «la donna che sussurrava alla mammine».
Ero una brava mamma prima di avere figli – Paola Maraone: non è un manuale ma un libro della categoria mummy-lit. Ve ne consiglierò altri due della stessa categoria ma secondo me questo fa più ridere. Una mamma vuole sapere, sapere e fortissimamente sapere cosa fanno, come se la cavano e cosa pensano le altre mamme. Leggere le altrui avventure materne serve a sdrammatizzare il baby blues, empatizzare («Uh, sta succedendo lo stesso anche a me!»), confrontarsi sulle rispettive problematiche («Questo a me non è mai successo, lol sfigata!»).
Gli altri due sono: Quello che le mamme non dicono di Chiara Cecilia Santamaria che racconta del tragico passaggio da post-adolescente di ventinove anni spensierata, tutta aperitivi, alcol, fancazzeggio e rock’n’roll a mammina schiavizzata dal neonato e depressa perché niente più aperitivi, alcol, fancazzeggio eccetera (e come uscirne). Poi c’è Guarda che è normale di Silvia Gianatti, che ho apprezzato in quanto particolarmente scialla (termine tecnico) nel raccontare la maternità, e relativo sequel Guarda che sono due. Ne ho letti altri della categoria mum-lit, praticamente tutta la lista proposta da Amazon: lasciateli perdere.
Io mi svezzo da solo – Lucio Piermarini: passano i mesi, il neonato da piccolo e immobile batuffolo di ciccinitudine che era, diventa un abbacchietto sgambettante che sente l’esigenza di esplorare nuovi orizzonti culinari con lo stesso piglio severo e critico di Joe Bastianich. Voi gli proporrete invitanti sbobbe multicolori e quelli vi guarderanno col tipico sguardo “vuoi che muoro?”. Lo svezzamento è attualmente un circo a tre piste fatto di regole scrupolossissime da seguire, ricette da piccolo chimico, minestroni da fare con zucchine, carote, patata. No, la patata no. Scherzi? Vai di cipolla. Cipolla? Ma sei pazza, contiene lo strumbognuccolo che può far male, molto male! Ok, allora… vado di omogeneizzati? Certo, così la polizia ti sbatte nella speciale prigione mamme snaturate schiave della multinazionale. Se tutte queste regole vi sembrano delle immani scemenze questo libro, scritto da un pediatra pentito, fa per voi. In estrema sintesi: se ve lo magnate voi se lo può magna’ pure lui, basta che abbia compiuto sei mesi, basta che il cibo sia ciancicato (essendo il neonato di norma sdentato) e basta che voi seguiate una dieta corretta (uhm).
Forumalfemminile: il regno dell’inconfessabile. Ogni giorno, nella testa di una neomamma, passano all’incirca milioni di milionate di domande, da “il neonato ha il singhiozzo, è normale?” a “la marca migliore di crema idratante per neonato”. L’ansia da ricerca della “risposta perfetta” porta le mamme a consultarsi con… beh, chiunque sia disposto a sentirle e dar loro un parere, cioè tutti. Telefonate al pediatra, seminari tenuti da nonne agguerrite, corsi pre-parto, corsi post-parto, gruppi whatsapp, la signora del mercato. Nessuno di questi vi soddisferà mai davvero. Verso le 3 di notte, vi arriverà l’illuminazione: forumalfemminile. Milioni di domande, milioni di risposte. Neomamme, andateci, non servirà a nulla ma vi calmerà i nervi. E tanto la risposta è già dentro di voi.
IT – Stephen King: bambini rapiti, bambini scomparsi, bambini brutalmente uccisi. Per esorcizzare le paure serve un libro che te le sbatta in faccia. E poi, come sa raccontare l’infanzia Stephen King, pochi altri. Vi ricorderà cosa significa essere bambini, la finirete di essere concentrate sulle vostre paranoie e sarete più empatiche col neonato che portate in braccio.
*ok, i consigli non sono dieci** ma siamo su Internet. Who cares?
**Non avete ancora letto l’opera omnia di Dickens, le cose divertenti di Foster Wallace, le Mille e una notte, Elena Ferrante e tutti e sette gli Harry Potter? Sarebbe anche ora. Ecco, siamo arrivati a dieci, e che ci vuole.