Il primo computer me lo comprò papà
Il primo computer me lo comprò papà nel lontano 2001. Caldeggiai l’acquisto alla fine di uno scambio culturale Italia-Danimarca organizzato dal mio liceo. Ci tenevo a rimanere in contatto con Likke, la ragazza con cui avevo fatto lo scambio, ma soprattutto con Anders, il biondino dalla tempra vichinga. Il mio primo computer era un Packard Bell, bianco e verde acqua. Il primo programma che installai sul Pc nuovo fu Messenger, il secondo Napster. La prima canzone che scaricai da Napster era un mp3 di pessima qualità, Imagine di John Lennon.
Mi ricordo di serate invernali in cui papà voleva star lì a leggere blog pionieristici in comic sans e sfondo blu elettrico, con post lunghissimi sulle scie chimiche, la Gladio, Aldo Moro e gli Ordini Mondiali. Mamma voleva giocare a Spider. Io scaricavo un mp3 al giorno, controllavo le email (casomai il vichingo m’avesse scritto), chattavo su MSN con le compagne di scuola. Poi un giorno mi sono iscritta al Forum dei Red Hot Chili Peppers, che all’epoca era la mia band del cuore, alla ricerca di foto di Anthony Kiedis. Trovai, invece, le cellule dei Social Network allo stato primordiale: i gruppi organizzati di utenti che si relazionavano tra di loro, che si innamoravano e si mandavano a quel paese. In quel Forum, ho visto per la prima volta quello che capita ad un gruppo di persone chiuse dentro un recinto virtuale. I ruoli, i personaggi, le stanze segrete, addirittura i discorsi li ho rivisti successivamente all’infinito su altri canali, altri Forum, altri Blog, altri Social Network.
Il secondo Pc me lo comprò l’Università visto che ero studentessa con la media del 29. Ci ho scritto la laurea, ci ho scritto tutti gli articoli con cui poi sono diventata giornalista, ci ho scritto veramente tanto e me lo sono portato dietro fino in Germania. Il terzo era un piccolo Notebook Asus buono giusto per controllare la posta e saltare di palo in frasca, da un SN ad un altro. Poi nel 2011, il datore di lavoro mi ha finalmente dato un Mac. [continua]