Ha quasi fatto più danni il femminismo che la cultura cattolica
La stessa questura di Roma spiega in una nota ufficiale che le indagini “hanno permesso di chiarire che la vicenda non ha evidenziato alcun comportamento violento ai danni della ragazza straniera”. Nei confronti del giovane, quindi, non viene mossa alcuna accusa, né di violenza sessuale, né di omissione di soccorso, né di lesioni.
Potrebbe sembrare antifemminista questo post che inizia con l’affermare che il femminismo ha fatto più danni alle donne della cultura cattolica, nei secoli dei secoli. Potrebbe anche sembrare desueto questo incipit che viene dopo “l’ennesimo atto di violenza…” – oh wait – aspetta aspetta aspetta. Qui dice “rapporto molto violento ma consenziente”.
Per gli amanti delle opinioni pregiudiziali prestampate, fortunatamente, rimane un punto fermo: “il giovane tunisino”. Così i benpensanti potranno esclamare ad alta voce “questi stranieri che vengono in Italia”, e a mezza bocca “se lo è meritato, quella troia”.
Posso dire una cosa? Nessuno merita niente del genere ma non viviamo nel mondo della Disney dove il bene trionfa sempre, soprattutto se ha passaporto statunitense. Viviamo in un mondo dove può benissimo succedere di avere 22 anni, essere una ragazza, essere in vacanza in terra straniera, andare ad una festa e divertirsi come lo si intende oggi verso una certa fascia d’età: stordirsi di alcol (più ne reggi, più sei sei figo), rimorchiare, darla al primo che passa, che può andarti bene ma può anche capitarti lo stronzo. E poi ritrovarsi tre ore dopo in ospedale a farsi ricucire le lacerazioni nella zona genitale.
Certo, qualcuno te lo dovrebbe anche dire e metterti in guarda che potrebbe succedere. Senza ansia, per carità ma con una certa dose di fatalismo. Più difficile è arrivarci se sei prima cresciuta in un mondo di favole disneyane e successivamente in un mondo dove la donna viene culturalmente rappresentata come esempio da seguire e veramente libera e cool solo se è sexy e se la dà via come il pane, imitando maldestramente uno tra i più beceri comportamenti maschili.
Dico, siamo passate – noi (marò) donne – dall’avere come modello di riferimento Santa Maria Goretti a una qualsiasi velina da copertina, succube del suo aspetto fisico, desiderosa di mostrarsi appetibile e procace. Per questo dicevo, il femminismo ha fatto quasi più danni della cultura cattolica: prima le donne erano le vittime (di un sistema culturale a predominanza maschile), ora siamo anche consenzienti ad essere le vittime, scambiando l’uso arbitrario e svilente del nostro corpo per libertà.
E’ un discorso difficile e non ne sono neanche venuta a capo. Rimango con la rabbia e un dubbio che mi porta a chiedere se tante l’hanno mai capito che il personaggio di Samantha a Sex and the City era l’unico decisamente inverosimile.