Siamo a marzo 2018
Siamo a marzo 2018 e i blog sono davvero una roba vecchia e sfigata, tipo dire “2.0” o “3D” o “template”. A proposito di template, quello di questo blog fa così Internet 2010 che mi si spezza il cuore. Mi ricordo l’epoca d’oro di Splinder, quando ero una lettrice e basta (che bello era essere una lettrice e basta) e di quanto odiavo i post del tipo “è da tre mesi che non scrivo sul blog e allora scrivo questo post per togliere le ragnatele”. Comunque sono quasi tre anni che non scrivo su questo blog, esattamente dal giorno in cui ho ricominciato a lavorare dopo essere tornata dalla maternità. E questa è già una prima lezione: lavorare sottrae tempo utile alle cose importanti. In secondo luogo, adesso sto scrivendo perché sono in malattia e spero non si presenti alla porta uno dell’Inps che mi dica “ehi, ma lei sta scrivendo sul blog, non si può fare, le allunghiamo l’età pensionabile fino a 80 anni!”. Che sogno la pensione. Comunque, sto spolverando e mettendo a posto le suppellettili e togliendo le ragnatele dal blog perché l’altro ieri è piombato in soggiorno mio marito dicendo: “Ehi – (ha esordito come il tipo dell’Inps) – se non ci scrivi qualcosa, smetto di pagare il dominio del tuo blog”. E quindi sono qui. A questo serve il matrimonio (seconda lezione). Oltre ad avere un marito che sa come si paga il dominio di un blog. Che poi in questi tre anni ho scritto moltissimo (per i miei standard) un po’ qui, un po’ là. Ho continuato a chiamare post quelli che erano articoli o longform, li ho ricondivisi sui miei social ma mai con la formula “ne ho scritto su…”. Che odio quelli che ricondividono i loro longform sui loro canali social con la formula “Ne ho scritto su…”. “Siamo una generazione di sfigati? Ne ho scritto su…”, “Cartoni animati giapponesi e depressione: ne ho scritto su…”, “Gentrificazione a Torpigna: ne ho scritto su…”, eccetera. Comunque, ecco per voi (chi?) una selezione di cose di cui ne ho scritto su.
La Signora Franca (Rivista Studio)
Inferno a Roma (The Towner Italia)
La saga della famiglia Amurri (Doppiozero)
Aiuto, sono un genitore Millennial (DudeMag)
Il mestiere di regina (Rivista Studio)
Alberto Angela divulga forte (Link – Idee per la TV)
Nel frattempo ci sono riviste che leggevo con grande piacere che hanno chiuso, tipo The Towner Italia. Vabbè, comunque nel frattempo ho attraversato un anno di empasse totale per quanto riguarda la scrittura e adesso sto riemergendo faticosamente. E sticazzi? Esatto, sticazzi. Mi ero scordata quant’è bello scrivere su un blog, dove tendenzialmente puoi scrivere come ti pare, quello che ti pare. Poi non ti legge nessuno quindi si evita tutta la parte fastidiosa dei commenti e dei like. Creano fastidio sia se ci sono, sia se non ci sono. Sono una disgrazia, è la prima cosa che vorrei dire quando scrivo le slide per i clienti. Comunque, vorrei scrivere un po’ di più, un po’ qui, un po’ là, con lo stesso mood che hanno i cani quando girellano per i parchi spisciazzando qui e là (cioè con curiosità ed entusiasmo). Spero di non diventare però come uno di quelli che ne scrivono su. O forse spero di diventarci. Non mi capisco mai. Questa è la terza lezione. Non ci si capisce mai.
Mio marito ha commentato questo post così: “Tutto questo giro di chiacchiere per dirmi che devo rinnovare il dominio?”.