Armando
La cosa bella di avere un blog è scriverci quando ti pare. La cosa bella di avere un blog è anche non scriverci quando ti pare. Ho sentito (o forse letto, ma non ricordo più dove. Il dramma di leggere troppe cose in un giorno solo), che sarebbe bello un mondo dove i blogger la finissero di consigliare caldamente alla gentile utenza come vestirsi, come truccarsi, cosa mangiare e scaricati l’app più utile del mese e che bello questo evento organizzato dalla Trattori&Brugole Corporation! Guarda il video! Laiccaquà! Cliccallì! Era bello quando i blogger raccontavano a cuore aperto i fatti loro o le loro visioni del mondo senza che nessun social tizio strategist gli suggerisse cosa scrivere previo inserimento di banner nel blog a sei euro a click. Certo, è anche più difficile oggi scrivere cose a cuore aperto, ben sapendo che non è come il 2004, quando a leggersi si era io, il nerd, un altro nerd, tanti altri nerd e qualche sociopatico maniaco assassino. Oggi sull’internet ci trovi tutti-ma-proprio-tutti (oltre ai nerd e ai sociopatici assassini che sono sempre lì) e allora o ti fai la personalità alternativa (“Ciao, mi chiamo Armando”) e scrivi i cazzi tuoi cambiando i nomi a tutti (ma il rischio è quello di sentirsi più matto del sociopatico) oppure scrivi De Tu Cazzibus aspettando, però, che prima o poi qualcuno si presenti a casa tua brandendo la stampa dello screenshot di una cosa che avevi scritto almeno 24 mesi addietro. Tutto questo giro per dire che vorrei parlare dei fatti miei, tanto, ma non posso. Forse, potrei aprire un Tumblr a nome di Armando.